Ambienta investe in Spaggiari, leader nelle soluzioni di dematerializzazione e digitalizzazione dell’ecosistema scolastico
• Spaggiari è una società leader nello sviluppo di soluzioni software per la
dematerializzazione e la digitalizzazione delle attività scolastiche
• La gamma dei software Spaggiari ha fortemente contribuito a una riduzione del 15% nel
consumo di carta nelle scuole italiane negli ultimi 10 anni
• Spaggiari sarà l’ultimo investimento realizzato da Ambienta III, il terzo fondo di
Ambienta
Ambienta SGR SpA (“Ambienta”), uno dei più grandi asset manager europei interamente
focalizzato sulla
sostenibilità ambientale, è lieta di annunciare l’acquisizione di Gruppo Spaggiari Parma
(“Spaggiari”). Ambienta
deterrà una quota di maggioranza nella società, a fianco di Pier Paolo Avanzi,
l’imprenditore che ha guidato la
trasformazione di Spaggiari da casa editrice specializzata a società di software con una
suite completa di prodotti
per la dematerializzazione e digitalizzazione dei processi e delle attività scolastiche. La
società continuerà ad essere
guidata da Pier Paolo Avanzi, membro della famiglia che ha fondato Spaggiari, nel ruolo di
Presidente e da Riccardo
Lucio Agostini, che conserverà le attuali funzioni di Amministratore Delegato e interverrà
nell’operazione con un
investimento rilevante.
La produzione europea di carta è all’origine di 360 TWh di consumo energetico, pari al 2%
dell’intero consumo di
energia primaria in Europa. L’industria della carta consuma inoltre 50 milioni di tonnellate
di materia prima e 3.400
m3 di acqua all’anno. Sebbene in calo, il consumo di carta in Europa è tuttora molto
elevato. Nel settore delle carte
grafiche, in Germania il consumo pro capite raggiunge 67 kg di carta all’anno. In Francia,
Italia e Regno Unito, il
consumo pro capite supera invece 30 kg. Si stima che le scuole primarie e secondarie
rappresentino il 5-10% del
consumo di carte grafiche in Europa, pari a 1,4 milioni di tonnellate, volume che
corrisponde a una media di 19 kg
di carta per studente all’anno. L’Italia è in prima linea nella dematerializzazione e
digitalizzazione delle scuole; negli
ultimi 10 anni, è infatti riuscita a ridurre il consumo di carta del 15% (pari a 25.000
tonnellate di carta, riduzione
che equivale alla tiratura totale annua del maggiore quotidiano italiano). Il ruolo avuto da
Spaggiari in questa
riduzione è stato determinante, grazie alla gamma di software Digital School, oggi leader
del mercato.
Fondata nel 1926 e con sede a Parma, Spaggiari ha sviluppato una gamma completa di software
(“Digital School”)
che consente alle scuole di dematerializzare e digitalizzare le attività, le comunicazioni e
i processi di back-office
che svolgono quotidianamente. La suite Digital School copre una vasta gamma di attività e
soluzioni per la scuola,
tra cui registri elettronici, soluzioni di comunicazione con i genitori, strumenti digitali
a supporto dell’e-learning,
software di gestione per la scuola e altre soluzioni per il back-office e la segreteria. In
Italia, Digital School è
utilizzato da circa 6.000 istituti scolastici e raggiunge più di 600.000 insegnanti, 250.000
operatori scolastici, più di
5 milioni di studenti e di 7 milioni di genitori. Le funzionalità digitali messe a
disposizione da Spaggiari vengono
utilizzate da 4 milioni di utenti unici al mese e da 2,5 milioni di utenti unici
giornalieri; grazie a queste cifre, Spaggiari
figura tra i siti internet più visitati in Italia e tra i più visitati nel settore
dell’istruzione. Oltre a Digital School, l’offerta
Spaggiari è completata da servizi di formazione e consulenza mirati ai dirigenti e al
personale scolastico, e dalla
distribuzione di un ampio assortimento di prodotti destinati alla scuola e agli studenti.
Nel 2022, la società contava
175 dipendenti.
L’operazione è stata promossa da Ambienta in risposta alla volontà di Pier Paolo Avanzi di
allearsi con uno sponsor
in grado di guidare l’ambizioso programma di crescita della società. In effetti, Spaggiari è
nella posizione ideale per
sfruttare significative opportunità di crescita legate allo sviluppo delle sue soluzioni
software con l’obiettivo di
favorire la digitalizzazione dell’intero ecosistema scolastico, l’ulteriore consolidamento
della sua posizione sul
mercato e l’acquisizione di sinergie che possano offrire contenuto e strumenti innovativi
per integrare l’offerta
della società.
Spaggiari rappresenta l’ultimo investimento di Ambienta III, il terzo fondo lanciato da
Ambienta. Con un modello
di business improntato alla riduzione del consumo di carta e alla digitalizzazione
dell’ecosistema scolastico,
Spaggiari si innesta perfettamente nella strategia d’investimento di Ambienta mirata al
controllo
dell’inquinamento e all’uso efficiente delle risorse naturali. La dematerializzazione delle
restanti 140.000
tonnellate di carta usate ogni anno dalle scuole italiane è un traguardo ancora lontano: la
missione di Spaggiari è
quella di ridurre il consumo di carta nell’ambito dei processi amministrativi e delle
procedure e attività scolastiche
in generale, garantendo una comunicazione migliore e più efficace con i genitori e
consentendo parallelamente un
miglioramento dei risultati degli studenti.
Giancarlo Beraudo, Partner di Ambienta, ha commentato: “Spaggiari è una piattaforma unica
nel settore delle
tecnologie per l’educazione in Italia. Forte di quasi un secolo di storia, la società è un
nome familiare in tutte le
scuole e offre la gamma di software più completa presente sul mercato. È la piattaforma
ideale per intraprendere
un viaggio destinato a promuovere ulteriormente la digitalizzazione della scuola, con
l’obiettivo finale di rendere
l’istruzione sempre più sostenibile”.
Pier Paolo Avanzi, Presidente di Spaggiari, ha aggiunto: “Siamo entusiasti di allearci con
una realtà leader come
Ambienta, con cui condividiamo valori, attenzione per la sostenibilità e visione strategica.
Fin dal primo incontro,
abbiamo potuto apprezzare l’esperienza di Ambienta e la sua capacità di fornire supporto
strategico a società che
vogliono crescere sul mercato nazionale ed internazionale. Ambienta ci ha anche colpito per
la sua comprensione
profonda dei modelli di business specifici del software e del digitale”.